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Bologna città dei portici

Itinerario da percorrere a piedi che si può suddividere in due tappe, la prima dal centro verso ovest e la seconda dal centro verso est.

Durata di percorrenza di tutto l'itinerario di circa 3 ore e 30 minuti.


la storia

Bologna è la città più porticata del mondo e con i suoi 53 Km di portici offre al visitatore una scenografia irripetibile fatta di giochi di luci e penombre e di fughe prospettiche. I portici di Bologna sono un bene culturale italiano candidato come “patrimonio dell'umanità” dell'UNESCO. Il portico nacque nel medioevo dall’uso di “prolungare” verso l’esterno, sulla strada, il solaio del primo piano della propria casa per aumentare lo spazio abitativo.Questa sporgenza fu poi sostenuta con travi di legno appoggiate a blocchi di selenite o di pietra, a guisa di stampelle. In un primo tempo considerato un abuso edilizio, fu poi regolamentato dal Comune che impose l’uso pubblico del portico, benché realizzato da privati su spazio privato. Da allora l’eccezione fu quella di costruire palazzi privi di portico: la dispensa fu concessa a poche famiglie nobili che volevano distinguersi e seguire, soprattutto durante il rinascimento, la cosiddetta “moda romana”. Ecco allora sorgere palazzi di raffinata architettura come il Davia Bargellini, il Fantuzzi, il Bevilacqua, il Montanari-Aldrovandi ecc..

dal centro verso est

Partendo da Piazza Galvani davanti a voi l'abside della Basilica di San Petronio, sulla destra trovate uno dei portici più conosciuti  e più frequentati della città: il Portico del Pavaglione. Il suo nome deriva dalla parola francese “ pavillon” cioè padiglione. Questo infatti, insieme alla piazza adiacente, era il luogo che accoglieva lo storico mercato dei bozzoli di bachi da seta della cui produzione Bologna ha detenuto a lungo il primato. fin dal 1449. Pavaglione è inoltre un termine dialettale che deriva da “padiglione”, la tenda tipica con cui veniva oscurato l’arco del portico per proteggere i banchi del mercato. Sotto questo portico si trovano il Museo Civico Archeologico e l’Archiginnasio, uno dei palazzi più importanti e rappresentativi di Bologna che fu la prima sede dell’Università.


Percorrendo il Portico del Pavaglione fiancheggiate la Basilica di San Petronio e, dopo aver oltrepassato l'ingresso del Museo Civico Archeologico, voltate a destra in Via De' Musei. Vi trovate a percorrere il cosiddetto Portico della Morte. Si tratta di un portico rialzato da quale si accede all'antico edificio dell'Ospedale di Santa Maria della Morte che, nel secolo scorso, venne adattato per ospitare il nuovo Museo Civico Archeologico e la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio. Nei secoli passati Il portico era molto frequentato dagli studenti di medicina, che effettuavano studi anatomici sui cadaveri dei giustiziati nel Teatro Anatomico situato nell'adiacente Palazzo dell'Archiginnasio. Di fronte al portico, scendendo qualche gradino, ammirate la chiesa di Santa Maria della Vita che sorge in Via Clavature. Girate a destra e percorrete Via Clavature fino all'incrocio con Via Castiglione. Voltate a sinistra e arrivate nella Piazza della Mercanzia dove sorge l'omonimo Palazzo con il suo imponente portico. Sul lato sinistro del Palazzo della Mercanzia si apre Via Santo Stefano. Si tratta di una delle più antiche strade di Bologna, tutta fiancheggiata da portici. Percorretela fino allo slargo che prende il nome di Piazza Santo Stefano. Attraversate la piazza e vi trovate sotto al portico di Palazzo Isolani già Bolognini dove si trova l'ingresso di Corte Isolani. Si tratta di un passaggio coperto, sul quale si affacciano negozi, uffici e residenze, che unisce Piazza Santo Stefano e Strada Maggiore, due fra le arterie più monumentali di Bologna. Questo percorso è stato inaugurato nel 1999 a seguito di un lungo ed accurato restauro,

All'uscita dal passaggio sbucate in Strada Maggiore sotto al Portico di Casa Isolani, una delle più significative testimonianze dell'architettura romanico-gotica bolognese, caratterizzato da colonne in legno di quercia alte 9 metri che si impostano su basi di gesso. Proseguite lungo la Strada Maggiore verso la Porta Maggiore e arrivate alla Basilica di Santa Maria dei Servi caratterizzata al suo esterno da un quadriportico che si affaccia su Via Guerrazzi. Il portico che fiancheggia la Basilica di Santa Maria dei Servi sulla Strada Maggiore è il più largo della città e ogni anno nel mese di dicembre ospita il caratteristico mercatino natalizio di Santa Lucia  Al suo interno la chiesa ospita la celebre Maestà di Cimabue. Se volete proseguire fino a Porta Maggiore o Mazzini potete ammirare, subito fuori le mura, il portico degli Alemanni, che fiancheggia Via Mazzini. Si tratta del più antico portico fuori dalle mura. Fu costruito dai Carmelitani Scalzi tra il 1619 e il 1631 per collegare la Porta Maggiore alla Chiesa di Santa Maria degli Alemanni ed è composto da una successione di 167 arcate, per una lunghezza complessiva di 650 metri.


Ritornando alla Basilica di Santa Maria dei Servi immettetevi nella Piazza Aldrovandi con il suo caratteristico mercato permanente. Alla fine della piazza attraversate Via San Vitale e prendete Via Giuseppe Petroni che vi condurrà in Piazza Verdi, il cuore della zona universitaria. Di fronte a voi il Teatro Comunale costruito dove un tempo si ergeva il palazzo dei signori di Bologna, i Bentivoglio. Voltatevi verso le due torri e imboccate Via Zamboni. Anche questa è una strada totalmente percorribile sotto i portici. Proseguite fino alla prima strada a destra e voltate per Via Marsala dove incontrerete il più antico portico di Bologna: il portico di Palazzo Grassi uno degli edifici più interessanti di Bologna. Il portico è sostenuto da travi lignee dalla caratteristica forma a 'stampella' Durante il medioevo tutti i portici di Bologna furono costruiti con queste caratteristiche, finché nel 1568 le autorità della città emisero un bando per cui tutte le colonne di legno dei portici dovevano essere sostituite da colonne in laterizio. Nonostante il bando prevedesse una multa in caso di mancato rispetto dell’ordinanza entro i tre mesi, molte colonne non furono sostituite fino al 1800, quando si decise di uniformare tutti i portici della città, ed è solo grazie al conte Gozzadini se oggi possiamo ammirare qualche raro superstite ligneo. Alla fine di Via Marsala sbucate in Via dell'Indipendenza i cui portici sono tra i più frequentati da chi vuole dedicarsi allo shopping per le decine di negozi di tutti i generi che vi si affacciano. Voltate a sinistra e rimanendo su questo lato dirigetevi verso Piazza Maggiore. All'incrocio con Via Altabella voltate a sinistra e fiancheggiando la cattedrale di San Pietro arrivate fino al portico del Palazzo dell'Arcidiocesi che, sfiorando i dieci metri è il più alto della città. Ritornate  su Via dell'Indipendenza voltate a sinistra, al primo incrocio attraversate la strada e girate a destra in Via Ugo Bassi. Alla fine della strada voltate a sinistra in Piazza Malpighi

dal centro verso ovest

All'altezza dell'obelisco su cui si erge la statua della Madonna Immacolata si trova il portico dell’ex Convento di San Francesco che dall'ingresso del convento dei francescani si prolunga fino a via Sant’ Isaia. Alla fine di Piazza Malpighi imboccate Via Nosadella e voltate a sinistra in Vicolo della Neve, al primo incrocio voltate a destra in Via Senzanome e proseguendo vederete il portico che con i suoi 95 cm. di larghezza è il più stretto della città. Dopo pochi metri vi trovate in Via Saragozza, voltate a destra e raggiungete la Porta Saragozza, attraversate i viali di circonvallazione e vi troverete sotto l'Arco Bonaccorsi che segna l'’inizio del portico più straordinario di Bologna: il portico di San Luca . Questo portico collega la città al Santuario della Madonna di San Luca  che si eleva sul Colle della Guardia. Nel 1674, per facilitare i continui pellegrinaggi e le discese annuali in città dell’immagine della Madonna di San Luca, venne iniziata la costruzione del portico più lungo al mondo che, attraverso 658 archi, lungo un percorso ininterrotto di km 3,800 , superando un dislivello di 200 metri conduce dalla porta Saragozza al Santuario. Nel 1732 venne terminato il monumentale Arco del Meloncello che salda il tratto di pianura con il tratto in salita, all’altezza circa del trecentesimo arco del portico. Dall’Arco del Meloncello parte verso la collina il tratto di portico che si inerpica sulla collina fino alla Basilica di San Luca e verso nord il tratto di portico che costeggiando lo stadio Dall’Ara, raggiunge ll portico ottocentesco del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna.

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