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Itinerario ad anello da percorrere a piedi nel centro della città.
Tempo di percorrenza di circa 2 ore.
La musica è un tratto identitario della città di Bologna.
In continuità con un glorioso passato, la musica a Bologna riveste un’importanza straordinaria per la presenza di istituzioni di primo piano quali il Teatro Comunale, il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, il Conservatorio intitolato a Padre Martini, il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università, l’Accademia Filarmonica. A Bologna sono nati o hanno soggiornato insigni compositori quali: Ottorino Respighi, Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Giovanni Battista Martini e addirittura Wolfgang Amadeus Mozart.
Nel 2006 Bologna è stata dichiarata dall’UNESCO Città Creativa della Musica.
Il titolo UNESCO riconosce inoltre un tessuto creativo diffuso di produzione e fruizione musicale, articolato in festival di rilevanza internazionale e in un consumo culturale continuativo. Le importanti stagioni di musica classica, gli appuntamenti nel campo della musica contemporanea, il jazz suonato nei locali live, i cartelloni pensati per i bambini, la presenza di cantautori e gruppi rock e tanto altro ancora compongono un panorama unico in ambito musicale.
Partendo da Piazza Maggiore la prima tappa importante nell'ambito musicale per la città di Bologna è senz'altro la Basilica di San Petronio. Al suo interno infatti ha sede la più importante Cappella Musicale bolognese. Venne istituita nel 1436 da papa Eugenio IV ed è ancora in attività. Raggiunse fama europea nella seconda metà del '600. Il simbolo più prestigioso della Cappella è un organo monumentale costruito tra il 1471 e il 1475 da Lorenzo da Prato, uno dei più antichi al mondo ancora in uso. Nel 1596 fu aggiunto un altro organo anch'esso oggi perfettamente funzionante.
Su Piazza Maggiore si affacciano alcune delle più importanti campane cittadine destinate a scandire fin dal medioevo il ritmo degli eventi civili e religiosi. La prima venne sistemata all'inizio del '400 sulla Torre dell'orologio del Palazzo Comunale, seguita dalla enorme campana ( circa 47 quintali) sulla Torre dell'Arengo, usata per richiamare la cittadinanza in occasione di particolari avvenimenti. Infine il campanile di San Petronio in cui, nel '500, venne realizzato un sistema di montaggio che consente il concerto delle quattro campane con una rotazione di 360°, un'arte campanaria della "alla bolognese" ancora oggi tramandata di padre in figlio.
Da Piazza Maggiore attraversate Piazza Nettuno ed imboccate Via Dell'Indipendenza. Proseguite fino ad incrociare Via Manzoni, imboccatela e proseguite diritto fino a giungere in Via Parigi. Al numero 5 sorge L'Oratorio di San Colombano, recentemente riaperto al pubblico. Si tratta di un complesso canonico costituito da una serie di edifici aggregati nei secoli a partire dal 1610 circa. Il complesso ospita la collezione di strumenti musicali antichi del Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, musicologo e musicista di fama internazionale nato a Bologna nel 1929. Si tratta di una collezione unica di clavicembali, spinette, pianoforti, clavicordi,una raccolta di strumenti a fiato e un gruppo di strumenti automatici. Pezzi unici, molti dei quali riccamente decorati secondo i canoni della pittura paesaggistica del '600 e '700 e tutti funzionanti.
Da via Parigi ritornate verso Via Manzoni e attraversate Via Dell'Indipendenza. Prendete Via Marsala e percorretela tutta fino a sbucare in Via Zamboni. Voltate a sinistra e in pochi passi vi troverete in Piazza Verdi, il cuore della zona universitaria. Qui sorge il Teatro Comunale, testimone da oltre due secoli della vita musicale internazionale. Fu costruito su progetto del celebre scenografo ad architetto Antonio Galli da Bibbiena nel luogo in cui, un tempo, sorgeva la Domus Aurea dei Bentivoglio distrutta nel 1507. Venne inaugurato nel 1763 con un'opera di Gluck e successivamente subì diversi interventi di ristrutturazione fino al completamento della facciata avvenuto nel 1937. Il teatro vide l’esordio di un giovanissimo Rossini in anni che impegnarono il futuro protagonista dell’opera italiana nell’ apprendistato bolognese tra le mura del neonato Liceo musicale. Lasciato alle vostre spalle il Teatro Comunale, prendete Via Giuseppe Petroni e svoltate a destra in Via San Vitale, passate sotto il Torresotto di Via San Vitale e girate a sinistra per Via Guido Reni fino al n° 8, dove si trova, come indicato sulla lapide, la casa natale di Ottorino Respighi. Proseguite per via Guido Reni e in fondo girate a sinistra in Strada Maggiore. Al numero civico 26 si trova il Palazzo che Gioacchino Rossini fece costruire nel 1824 e dove il musicista ha abitato per vent'anni, prima di trasferirsi a Parigi. Proseguendo per Strada Maggiore arrivate al numero civico 34 dove si trova il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Fondato nel 1959, ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, con l'inaugurazione della sede museale di Palazzo Sanguinetti, nel centro storico di Bologna. L'edificio è stato riaperto al pubblico dopo un lungo e attento restauro che ha riportato all' originario splendore gli affreschi interni realizzati tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Il percorso espositivo ripercorre circa sei secoli di storia della musica europea con oltre un centinaio di dipinti di illustri musicisti, più di ottanta strumenti musicali antichi ed un ampia selezione di documenti storici di grande valore. Al piano terra una sezione a parte è riservata alla ricostruzione del laboratiori di liuteria del maestro liutaio bolognese Otello Bignami. Uscendo dal museo dirigetevi a sinistra, proseguite su Strada Maggiore fino ad incrociare Via Guerrazzi dove ha sede l’Accademia Filarmonica.
Nel corso dei suoi oltre trecento anni di storia, l’Accademia Filarmonica è diventata, da semplice sodalizio professionale di musicisti bolognesi, un ambito traguardo di riconoscimento internazionale, aggregando importanti personalità del mondo musicale. Tra gli aggregati all’Accademia, il più famoso è sicuramente Wolfgang Amadeus Mozart che nel 1770 compì il primo dei suoi viaggi in Italia e a Bologna, una delle tappe più importanti di quel viaggio. Durante il suo soggiorno bolognese ebbe l'opportunità di incontrare musicisti e studiosi (dal celebre castrato Farinelli ai compositori Vincenzo Manfredini e Josef Mysliveček, fino allo storico della musica inglese Charles Burney e padre Giovanni Battista Martini). Amadeus prese lezioni di contrappunto da padre Martini, all'epoca considerato come il più grande teorico musicale e il più grande esperto d'Europa nel contrappunto barocco. Padre Martini preparò Mozart per affrontare l’esame che gli permise di entrare a far parte dell’Accademia Filarmonica Bolognese. Da Via Guerrazzi proseguite fino a Via Santo Stefano. Arrivati davanti alla basilica di Santo Stefano, troverete sulla sinistra uno stretto vicolo chiamato Via de’ Pepoli in quanto fiancheggia il Palazzo Pepoli oggi sede del Museo dell Storia di Bologna. Lungo la stretta Via de' Pepoli potrete vedere la casa in cui visse tra il 1815 e il 1817 il famoso compositore Gaetano Donizetti .
Proseguendo per Via de'Pepoli arrivate a Via Castiglione. Voltate a sinistra e ll'incorcio con Via Farini voltare a destra. proseguite fino a Piazza Cavour. Qui voltate a sinistra e continuate fino a prendere Via Garibaldi. Dopo pochi minuti arriverete alla Piazza San Domenico. All'interno della Basilica di San Domenico è visibile il coro realizzato tra il 1528 e il 1551 da Frà Damiano da Bergamo. descritto dai contemporanei come l'ottava meraviglia del mondo, è uno degli ultimi capolavori d'intarsio del rinascimento. La basilica di San Domenico inoltre custodisce l'organo su cui Mozart studiò, durante il suo soggiorno bolognese, per sostenere l'esame per entrare all'Accademia Filarmonica di Bologna.
Bologna anche oggi è capitale della musica italiana, infatti sono innumerevoli i cantanti che qui sono nati o che si sono trasferiti nella città delle due Torri. Il più amato è probabilmente Lucio Dalla, nato a Bologna il 4 marzo del 1943 data immortalata nel titolo di una sua celeberrima canzone e prematuramente scomparso il 1°marzo del 2012 . Proseguendo il percorso, da Piazza San Domenico ritornate indietro verso Piazza Cavour e voltate a sinistra in Via Farini. Continuate fino all'incorcio con Via D'Azeglio. La casa dove abitava Lucio Dalla si trova al n.15 di Via D' Azeglio. Dalla casa dell'artista percorrete Via D'Azeglio verso nord ed in pochi minuti vi ritroverete in Piazza Maggiore dove avete iniziato il percorso.
Per chi volesse concedersi una gita fuori porta, il percorso della Musica continua passando per Budrio, piccolo comune a pochi chilometri a nord di Bologna, conosciuto come il “Paese dell’ ocarina”. L’ocarina è uno strumento musicale a fiato in terracotta, prodotto in diverse dimensioni, in grado di comporre un concerto di diverse tonalità. Questo strumento fu inventato dal budriese Giuseppe Donati nel 1853 e per tutto il XIX secolo conobbe un grande successo anche internazionale. Oggi l’ocarina è protagonista di un festival biennale che raduna artisti e appassionati di tutto il mondo.
A conclusione di questo percorso che vi ha guidato alla scoperta della Bologna musicale, desidero offrirvi una breve carrellata di alcuni fra i più celebri personaggi del panorama musicale bolognese contemporaneo.
Francesco Guccini, nato sull'appennino tosco-emiliano ma residente a Bologna da molti anni, ha dedicato bellissime canzoni alla sua città di adozione. Anche Vasco Rossi, idolo di diverse generazioni di fans, nato in provincia di Modena si è trasferito a Bologna e ha decretato l’immortalità del Roxy Bar di Via Rizzoli (oggi non esiste più) nella famosa “Vita Spericolata”. Bolognese di nascita è invece Luca Carboni che ha riempito le classifiche italiane negli ultimi anni. Gianni Morandi, nato a Monghidoro e vera icona bolognese, non ha dedicato una intera canzone a Bologna, ma tutta la sua poetica è legata alla città dove iniziò giovanissimo a studiare canto. Tra le nuove leve ricordiamo la hit di Cesare Cremonini con i Lunapop – Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi….- Meritano di essere citati anche due cantautori di canzoni dialettali: Dino Sarti, scomparso nel 2007, e Andrea Mingardi che, nato come cantante rock, ha successivamente riscoperto l’amore per il dialetto e ha composto canzoni ironiche ed irriverenti.
Anche il genere jazz a Bologna si è sviluppato in maniera originale grazie alla passione di alcuni studenti universitari che da jazzisti dilettanti diedero origine nel 1952 ad una band che prese poi il nome di Dr. Dixie Jazz Band. Dal 1972, questo gruppo di musicisti "amatoriali", tra cui Lucio Dalla e Pupi Avati, si sono riuniti per molti anni in una cantina situata in Via Cesare Battisti (proprio a due passi dal B&B Bologna nel Cuore) e hanno partecipato ai più importanti festival jazz, suonando insieme a jazzisti di fama mondiale, cu tutti Louis Armstrong e Gerry Mulligan.
Infine è d’obbligo ricordare una delle istituzioni musicali più conosciute di Bologna a livello nazionale e non solo: il teatro dell’Antoniano con il suo Piccolo Coro, fondato da Mariele Ventre nel 1963, che accompagna i piccoli solisti che partecipano ogni anno allo “Zecchino d’Oro”, una trasmissione che è diventata un tassello importante nella storia della televisione italiana.
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